Arrivo molto tardi a scrivere i ricordi di questa gara. Dal giorno stesso e per diversi giorni dopo, ero interessato unicamente alle mie condizioni di salute. Durante la Trevisomarathon, poco dopo un’ora e mezza di corsa, ho avuto problemi alla vista. 23  Per un po’ ho temuto di dover ritirarmi, sarebbe stata la prima volta in 27 maratone. Non avrei esistato se mi fossi reso conto di peggiorare correndo. La salute viene prima di tutto ed é sciocco scambiare comportamenti irresponsabili per falsi atti di eroismo. Ricordo che di aver pensato che continuare a correre sarebbe stato il modo più veloce di arrivare all’arrivo e cercare di rimettermi in sesto. Arrivato al traguardo ero molto soddisfatto di avercela fatta ancora con un buon tempo. Con il caloroso supporto di Eros e Loris h05o cercato di alimentarmi bene pensando che una volta reintegrate le energie tutto sarebbe passato.

Nei giorni successivi ho cominciato a sentire dolori all’orecchio destro, un senso di freddo e una grande debolezza generale. Ho cominciato a ricordare altre manifestazioni di questi disagi anche nei giorni precedenti. Ho passato qualche oretta di panico, in attesa della visita oculistica e degli esami del sangue. Poi, cessata l’ansia, il senso di debolezza é passato. Al momento, dopo due settimane, ho ancora difficoltà a leggere. Le visite e gli esami fatti però mi hanno tranquillizzato almeno rispetto alle eventualità più temibili. Ho intenzione di andare fino in fondo per capire quanto posso recuperare e se questo problema ha a che fare con l’attività sportiva.

aln_0096Malessere a parte sono soddisfatto della mia prova. Ho concluso in nona posizione assoluta in 2h45’27”. Primo di categoria SM 40. Ipotizzavo un tempo finale diverso, ben 5-8 minuti inferiore (una enormità) però per quella che é stata la mia esperienza ho capito che questo non era possibile pur tuttavia restando alla mia portata per il futuro. I motivi per cui non avrei potuto scendere sotto le 2h40′ sono questi:

  • Peso. Al mattino pesavo 3 Kg in più dell’anno precedente. No comment.
  • Percorso. Il dislivello totale era di circa 70. La prima metà era in leggera discesa, salita nella seconda parte. Oltre al dislivello bisogna tenere presente l’ordine delle pendenze. Un cambio di pendenze svantaggioso é sempre più duro da affrontare. Affrontare la salita prima della discesa é diverso che affrontare prima la discesa e poi la salita. Oltre a questo si mettano in contro 4-5 cavalcavia nei primi 5 Km e un paio al ritorno.
  • Clima. La pioggerellina e la temperatura erano quasi ideali per me. Il vento invece era molto fastidioso. Era poco più di una brezza, niente di impetuoso, però quando é così costante si fa sentire.
  • Solitudine. Nei primi 7 km sono stato scortato da Loris. Stavo bene a ruota. Le difficoltà sono aumentate subito dopo quando sono rimasto solo. I centri abitati erano molto pochi e con poca gente. Per qualche secondo mi ha seguito una bici e per una ventina di km avevo la prima donna di fronte, prima di superarla.
  • Condotta di gara. Stavo bene nei primi 7 km dietro Loris, ma non avrei dovuto tirare ancora dopo essere rimastgo solo. Era fondamentale arrivare alla mezza col cambio di pendenza con un affaticamento minore.img_4999

Sono molto soddisfatto di come ho gestito i momento di sofferenza in gara. A partire dal problema alla vista per continuare con la stanchezza. I miei tempi si sono deteriorati in maniera graduale, senza crolli o tentativi di recupero. Ho cercato di portare a casa il massimo possibile da quella situazione. La gente a bordo strada che mi diceva di essere decimo o dodicesimo mi galvanizzava.

L’obiettivo 2h40′ va alla prossima, senza dubbio ci riprovo per la terza volta. Per ora mi godo la mia 27esima maratona e la decima in meno di 3h, sperando di recuperare a pieno la viste per poter riprendere a scrivere con maggior costanza.

 

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Di admin

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