Questa gara mi ha lasciato in testa una canzone per tutto il giorno. L’ho sentita mentre camminavo verso la griglia di partenza. Dagli altoparlanti é partito l’intro di “All the small things” dei Blink-182. Mi ha innescato, oltre alla pelle d’oca, un forte senso di sicurezza e determinazione. Non é la prima volta, sono vent’anni che questa canzone ha questo effetto su di me. Mi é venuta voglia di divertirmi, lasciando perdere tempi e ritmi. La giornata é cominciata in modo perfetto, dovevo semplicemente correre senza strafare e vedere solo alla fine cosa ne veniva fuori.fs3-02

Mi aspettavo cielo nuvoloso e un forte vento. Alle 5:30 invece pioveva ancora. Il vento era ancora discretamente forte. Vedevo le chiome degli alberi ondeggiare nel cielo già rischiarato dall’alba. Mi piace guidare quando piove con strade deserte. Non ho fretta, decido di non prendere l’autostrada e allungare il piacere di guidare verso Bibione. Arrivo per le 7 e c’è ancora pochissima gente. Dopo il ritiro del pettorale torno in auto a cambiarmi. Alle 8 comincio il riscaldamento con esercizi di stretching dinamico e qualche allungo. Alle 8:30 vado a consegnare la sacca. Comunicano che si parte alle 9:15, con un quarto d’ora di ritardo. Attendo un po’ prima di spogliarmi, anche se non fa freddo. Decido di correre con una maglia a manica lunga aderente sotto la canotta e pantaloni al ginocchio aderenti. Scelgo indumenti che mi riparano dal vento e che non si inzuppano di acqua.

Riscaldamento

Come previsto il vento cala molto, la pioggià no e per me questa é una ottima notizia.fs3-10 Mi sento molto veloce in riscaldamento. Ho avvertito un leggero fastidio al gluteo sinistro. Lo stesso problema l’ho avuto venerdì mattina durante l’ultima corsa lenta.Mi viene la tentazione di ambire a prestazioni e tempi molto sfidanti per il mio stato attuale. Poi arrivano i blink-182 e mi vien voglia solo di divertirmi. Voglio scrivere sul diario un tempo che sia il riferimento fino all’autunno prossimo. Un tempo che descrivca il mio stato attuale.

Partenza

Parto appena dietro ai top. Cerco di sopravvivere nella confusione del via. Fa sempre una certa impressione pensare di avere 1200 persone alle spalle pronte a partire allo sparo. Dopo poche centinaia di metri vedo già un riferimento importante, l’amico Enrico Simoli. Non riesco ad accodarmi subito. So che nell’ultimo periodo ha dimostrato di essere molto in forma, quindi non mi fido di spendere troppo per accodarmi. Potrei pagarla cara.fs3-13 Sfrutto il ritmo di un atleta dalla maglia gialla che mi sembra procedere con regolarità. Si svolta verso la spiaggia e si corre per 3 km nel lungomare. Qui cominciano le grosse pozze di acqua e l’atleta che mi precede, inspiegabilmente, prende a zigzagare per schivarle, andando fin fuori strada. Sta piovendo a dirotto e fa il doppio di strada per non mettere un piede in acqua? Mmmhh … io tiro dritto scegliendo sempre la tangente alle curve anche se devo attraversare un lago. Il ragazzo ovviamente si stanca a rilanciare e lo perdo definitivamente. Dal Km 3 al decimo sono solo, con Enrico mai più avanti di 50-80 metri. Recuperiamo entrambi una atleta keniana che arriverà terza. Mi sento molto bene.

Lavoro di squadra

Avere un riferimento davanti mi fa bene quasi quanto starne in scia. In genere mi sembra di recuperare dopo le curve, un vantaggio classico di chi segue. La mia ricnorsa termina al km 10. Annullo gli ultimi metri grazie ad una piccola incertezza nella segnalazione del percorso. Ci parliamo, Enrico non ha una gran giornata e mi dice di cercare di tenere i 3’40″/Km, incoraggiandomi a tenere la scia quando perdo fs3-16qualche metro. Le cose cambiano quando si esce da Bibione in direzione nord, contro vento. Rallentiamo molto e una incomprensione con un vigile riguardo la direzione di corsa ci fa perdere tempo e ritmo. Enrico ha la peggio perchè era davanti, rallento per attenderlo, é ancora presto, collaborare é ancora importante. Riprendiamo con il nostro ritmo appena svoltiamo ma quando torniamo in direzione nord paghiamo ancora diversi secondi al km.

Una curva a U del percorso mi fa apprezzare la distanza da chi ci precede e ci segue. Circa un minuto per entrambi. Le posizioni sembrano molto stabili se non ci sono sorprese.  Ho la forza di dare qualche cambio in testa, la fatica si fa sentire per tutti. Al ristoro del km 15 rallentiamo e ci aspettiamo e poi inizia il rallye sullo sterrato. Ci sono molte pozzanghere. Inizialmente non ci bado molto e ci vado dentro, ma qualcuna é piuttosto profonda e rischio di farmi male. fs3-21Quando il bosco si fa più fitto comincia anche il terreno scivoloso per il fogliame caduto a terra. Dopo 3 km praticamente appaiati attorno a 3’50″/Km, mi metto davanti e provo a ritornare su ritmi che avevamo in precedenza. Ci riesco solo in parte perchè lo sterrato del sottobosco ha lasciato spazio ad una ciclabile battuta con una ghiaia di sassolini che non facilita la spinta del piede. Enrico si stacca un po’ alla volta. Sento affondare le sue scarpe nell’acqua poco a poco sempre più lontano. Non era mia intenzione staccarlo, ma visto che sono arrivato bene fino a qui cerco di portare a casa un buon tempo.

Arrivo

Completo l’ultimo km, forse il punto più ondulato del percorso in 3’38″/Km. bb1hm-02bSforzo quasi massimale. Prima del tornante che immette sul rettilineo finale guardo per la prima volta il cronometro, per vedere se posso provare a stare sotto l’ora e diciotto. Mancano pochissimi secondi. Faccio il tornante e riprendo accelerando fino all’arrivo solitario. 1h18’15” dice il cronometro ufficiale. Sono felice! 40″ meglio dell’allenamento di un mese fa. In mezzo tra queste due corse ci sono stati più giorni di vacanze che di allenamenti, quindi va più che bene così.

Sono sicuro che la pioggia mi ha “regalato” minimo un minuto. La pioggia é solo uno dei particolari che ha reso questa giornata perfetta. L’organizzazione é stata ottima e di grande livello, come ogni anno. La città é accogliente, nessuno é arrabbiato per le strade chiuse e nei caffè e ristoranti sono tutti felici che questo evento porti gente in un periodo che altrimenti sarebbe poco affollato. Insomma ci si sente i benvenuti, mentre in altre città l’invasione dei podisti é vissuta quasi come una gran rottura di scatole. Mi sono fatto una ottima doccia calda praticamente in spiaggia e mentre aspettavo le premiazioni mi sono concessou un kebab al coperto con la schiena rivolta ad una stufa che mi ha riscaldato ed asciugato. La mia prestazione mi ha permesso di classificarmi primo di categoria SM40. Gran bella soddisfazione, soprattutto quando a premiarti sono Migidio Bourifa e Gianni Poli. bb1hm-01

Ancora una occhiata al video di “All the small things” e poi il tanto atteso riposo. Chissà se domani avrò ancora questa canzone in testa.

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