Dopo tanto tempo ho passato l’estate senza preoccuparmi troppo dello scadere dello stato di forma, essendo questo già scaduto in inverno e mai più recuperato. Dopo l’intervento fisioterapico di metà luglio il mio ginocchio sinistro sembrava reggere finchè ero a riposo ma si é subito aggravato non appena ho cominciato a camminare su qualche pendio.

Ho subito capito che non si era risolto niente. Il riposo é stato la soluzione del dolore ma non la cura del problema. Ho provato un paio di volte ad uscire a correre ma ho dovuto fermarmi dopo 100 metri con il dolore crescente e il timore di creare problemi seri. Passato ferragosto, sono riuscito a trovare un appuntamento con un secondo fisioterapista di cui ho fiducia. E’ molto giovane e mi conosce da poco, però ho avuto buoni risultati dai suoi trattamenti.

Ho pensato che un secondo paio di mani avrebbero potuto sanare qualcosa che il primo non ha completamente sistemato. La sera prima ho deciso di uscire per una corsetta, tanto per provare. Sono riuscito a correre per 17 minuti a circa 5’30″/Km. Il dolorino al ginocchio era sopportabile e, soprattutto, non peggiorava. Abbassando lo sguardo vedevo la maglietta tesa come non mai e il mio busto rotondo come un barile. Il passo era corto e la cadenza bassa. Al di la del dolore avrei avuto molta difficoltà ad accelerare. Dopo la corsa, la sera e al mattino il ginocchio sinistro mi mandava dei segnali di irritazione, soprattutto sopra la rotula. Ero abbastanza soddisfatto, però che il lato interno non era doloroso come dopo le camminate in montagna.

Ascesa la Piz de Peres (BZ), forse la giornata che ha messo più in difficoltà il mio ginocchio quest’estate

Purtroppo quello che temevo si é avverato: dopo la breve corsa la caviglia destra si é molto irrigidita. Sono sicuro che senza il problema al ginocchio, se avessi fatto il doppio o triplo dei km (6 o 9 …. niente di che) al mattino avrei zoppicato. Il problema della caviglia non si era mai veramente risolto. Da febbraio mi impedisce di correre con continuità, ho sempre avuto l’impressione che il ginocchio fosse un diversivo su un problema più grave. Nel complesso però, ero contento di aver portsto a casa 15 minuti di corsetta in campagna dopo 70 senza correre.

Il giorno dopo, martedì 18, ho raccontato la mia triste storia al fisioterapista #2. Affondando le sue ditone sulla fossa poplitea del ginocchio sinistro ha esclamato “senti che roba!” mentre stringevo bocca e occhi dal dolore. Ha sciolto aderenze e contratture e dopo un minuto non mi faceva più male. E’ passato al piede sinistro, sciogliendo alcuni punti dolorosi. Mi ha sistemato le dita che mi facevano molto male da un mese circa (lo consideravo, però un problema molto secondario). Poi é passato all’arto destro. La situazione era migliore del sinistro, poca dolorabilità e poco da trattare, tranne che sul piede. Infine ha eseguito lo sblocco della caviglia, che a febbraio riporto in asse l’astragalo. Tra qualche crik-crok mi dice che c’era un altro ossicino fuori posto e che grazie al rilassamento dei tessuti dovuto al prolungato riposo é riuscito a sistemare. Speriamo che non ci sia altro. Ogni volta che mi muove la caviglia ho l’impressione che la stacchi. Molto fastidioso, anche se poco doloroso.

Ricomincio con scarpe nuove (New Balance 870), sperando che i la gomma fresca aiuti le articolazioni. Le scarpe vecchie infatti possono perdono le loro caratteristiche protettive e di stabilità per la degenerazione dei materiali (pressione, calore/freddo, acqua e sudore …) e per la deformazione che ogni piede applica in modo diverso alla scarpa

Sceso dal lettino la sensazione era positiva. Il ginocchio sinistro sembrava messo molto bene. Sentivo la caviglia destra molto libera, anche se ancora irritata dopo essere stata maltrattata in questo modo. Ho riposato il resto della giornata poi, la mattina seguente ho provato una seconda corsetta. 20 minuti in totale, qualche leggero fastidio al ginocchio sinistro, zero alla caviglia destra, che invece patisce al riposo.

Per lo meno lo stallo si é rotto. Dovrò procedere con molta gradualità, la strada sarà molto lunga ma spero almeno di averla imboccata correttamente.

Mi aiuterebbe perdere i 4 kg in eccesso da febbraio e successivamente gli altri due per tornare in peso forma. Per almeno un mese lo scopo della corsa e della bici é rimettermi in forma. L’aumento di peso é normale se non si può fare attività aerobica con continuità.

Di admin

2 pensiero su “Ritorno a correre, dopo 70 giorni”
  1. Nel mio super piccolo, ti capisco Abramo. Spero davvero tu riesca a riprendere con la serenità di prima. Ovviamente 4 kg, non 4 km, errore da runner direi

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