Voglio solo far notare che quel mito vivente di Giorgio Calcaterra, dopo aver vinto per l’ottava volta il Passatore è partito per una gara a Tokyo, gara in cui ha subito una delle crisi peggiori della sua vita. Dice che ci ha impiegato 24 minuti per percorrere il km 52 … in ogni caso ha portato a termine la sua gara in oltre 8 ore.

Qualsiasi altro atleta del suo livello (ma anche molto più basso) si sarebbe ritirato incassando comunque un bel cachet per la presenza. Non ci saranno mai parole adeguate per lodare il modo in cui questo atleta interpreta lo sport. La Fidal e il Coni farebbero bene ad accorgersene subito e procedere alla beatificazione sportiva.

Di Abro

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