Dopo 16 mesi finalmente riesco a ritoccare il mio miglior tempo sulla mezza maratona. In questo periodo ho fatto altre due gare più o meno a quello stesso livello. Tuttavia le caratteristiche del percorso o la condotta poco accorta non mi avevano portato questa soddisfazione puramente statistica. Me ne sono reso solo il lunedì mattina perchè ricordavo male i dettagli del mio personale. Per tutta la domenica ero convinto di essere arrivato a 5-6″ dal personale e non averlo migliorato.

La scena di battaglia é la Maratonina della Vittoria a Vittorio Veneto, che ho corso in 1h16’16”, 23″ in meno del mio miglior tempo alla Maratonina di San Martino dell’8 novembre 2014. Sullo stesso percorso l’anno scorso avevo impiegato 66″ in più. abramoHo corso in maiera molto tattica i primi 14 Km, nelle prime posizioni di un gruppetto di 7-8 persone. Nei tratti di salita la velocità diminuiva e mi portavo davanti a fare il ritmo. Appena la strada riprendeva la discesa un atleta molto forte (Gianluca Maiorano) riprendeva la testa con sicurezza. E’ stato in fronte al gruppo quasi sempre.

Per i primi 14 km ho speso poco. 166 bpm medi (sotto soglia per me), senza deriva cardiaca, molto in equilibrio. Il passo medio é stato di 3’35″/Km. Esattamente quello che avevo in mente. In questo tratto siamo scesi di -35 metri circa, però ci sono stati 4 strappi abbastanza importanti e due minori. Non é per niente un percorso facile. Avevo molta fiducia perchè vedevo che quando si formava un buco nel gruppetto andavo a chiudere sui primi abbastanza agevolmente. In una occasione Maiorano ha accelerato di brutto e siamo rimasti soli per qualche minuto. Non me la sono sentita di aiutarlo in questa azione perché mancava troppo al traguardo. Così quando ha rallentato sono rimasto in scia e il resto del gruppetto ci ha raggiunto.

Al km 13 si sono lasciate le strade principali per prendere stradine secondarie o ciclabili asfaltate. Quest’ultima parte, anche se molto dura, é quella che rende bella questa corsa. Si corre quasi sempre lungo il Meschio, senza auto, con il rumore dell’acqua e qualche slalom tra le vecchie case di sassi a vista. C’erano 4 tratti di sterrato, in totale circa 1 km. Il tratto più difficile é all’arrivo prima di entrare allo stadio con fondo prima ghiaioso e poi di erba poco battuta. Abbiamo attraversato anche un ponte pedonale con chicane. Credo che solo questo faccia perdere 5-10″.Poco prima del km 14 cerco la testa del gruppo perchè mi sembra che il ritmo sia calato. In un paio di occasioni vengo chiuso in curva.  Capisco che qualcuno é già al limite e non vuole perdere la posizione giusta.IMG_7740

Quando trovo spazio cerco di fare un buon ritmo mantenendolo comunque sostenibile. Sento sempre dei passi dietro di me, ma quando mi giro vedo che c’è un solo atleta. Non mi sorprende che sia ancora Maiorano. Mi da il cambio per un altro km, poi ritorno in testa. A questo punto non faccio più tattica. Il mio obiettivo é il tempo, non la posizione, così appena sento di poter dare qualcosa in più ritorno davanti. Al km 19 mi supera nuovamente Miorano che accelera e io comincio a perdere qualche metro. Un km dopo capisco che sarà difficile provare uno sprint. Col senno di poi forse avrei potuto cercare di tenere un po’ di più e non staccarmi. Dopo aver perso 2 metri, ho perso il contatto e mi sono un po’ arreso. Manterrò un distacco di circa 10″ fino all’arrivo. Non credo però che avrei potuto batterlo in qualunque caso. Si é dimostrato più forte durante tutta la gara. E’ giusto così, se l’è meritata.

Concludo soddisfatto, 10″ dietro di lui. E’ una rara occasione in cui mi viene spontaneo alzare le braccia per la soddisfazione sulla liea del traguardo. Ho fatto i 7 Km finali con salita e sterrato alla media di 3’37″/Km, con frequenza cardiaca un po’ oltre la soglia (172 bpm). Ho completato gli ultimi 300 metri in pista di atletica in 39″. Un buon finale anche se non avevo motivi per sprintare. Dopo 1′ e 3″ arriva il resto del gruppetto un po’ sparpagliato nl giro di 30″. In 7 Km abbiamo guadagnato in media tra 9″ e 14″ al km. Non male. E’ probabile, però, che il gruppetto non abbia tirato a tutta per giocarsi la volata.

Nel grafico di seguito l’altimetria del tracciato, il passo (linea blu) e la frequenza cardiaca (rossa). E’ chiaro il cambiamento di passo attorno al 14esimo.

Maratonina della Vittoria 20-03-2016, Altezza
E’ interessante il confronto con la gara dello scorso anno (in blu):

Overlay 21-03-2016Si vede come nei primi 14 km la frequenza cardiaca era nettamente inferiore quest’anno (in rosso). Al km 10 ero in ritardo di 11″. Al km 15 avevo già ribaltato la situazione ed ero in vantaggio di 10″, che sono aumentati fino ai 64″ sul traguardo.

Peccato di non essere riuscito a fare il bis del titolo regionale bancari/assicurativi, ma va più che bene anche così. Sono contento della bella mattinata in compagnia della squadra, di aver rivisto tanta gente e di aver conosciuto Davide sulla linea di partenza. Purtroppo é un momento della gara in cui sono molto agitato e sono poco loquace.

Nel tratto in salita oltre allo scrosciare del Meschio avevo alle orecchie un classicone che avrà la metà dei miei anni. Proprio nelle ultime due settimane mi é tornato in mente e come spesso mi accade non riesco a fermarmi dall’ascoltarlo in ripetizione. Dopo un po’ mi stuferò e lo rimetterò in disparte fino alla prossima occasione. E’ “Learn to fly” dei Foo Fighters. Da ragazzo mi sono sempre chiesto il motivo che li ha spinti a “rovinare” una canzone così trascinante con un video “idiota”. Adesso mi sembra di cogliere (e apprezzare) il messaggio di non prendersi mai troppo sul serio.

Di admin

2 pensiero su “La mia Maratonina di Vittorio Veneto”
  1. Ciao Abramo, bello leggere le tue “imprese”, hanno il sapore di chi, nonostante i tanti sacrifici, si diverte nel fare fatica. Anche a me piace la fatica e quell’appagante sensazione di soddisfazione quando concludi bene quello che hai preparato.
    Io mi alleno in bici, sempre alla costante ricerca di quella forma fisica che da qualche stagione fatico a raggiungere. Ma ogni stagione è un nuovo inizio e una continua ricerca di antiche sensazioni.
    Vorrei trovare però un modo per meglio monitorare le mie prestazioni. Qualche suggerimento?
    Ci vediamo nei corridoi dei nostri uffici…
    Francesco Tineo

  2. Ciao, scusa il ritardo, ma con la pasqua di mezzo mi sono perso il messaggio. Ti dirò che tra la fatica e i sacrifici c’è una bella differenza. Nello sport non faccio niente che non abbia voglia di fare o che non meriti di fare.
    Per le analisi degli allenamenti e gare in biciletta ci sono molti programmi, sia online che da scaricare. Io uso Sporttracks in locale e Strava.com online. Strava é molto usato sia da podisti che da ciclisti, ma per quest’ultimi ha un sacco di cose interessanti. Ciao!

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