Con un lieve ritardo è stato presentato oggi il nuovo percorso della maratona di Treviso. E’ la numero 11, ma per sottolineare il cambiamento il comitato organizzatore la chiama “versione 1.1”.

Mi attendevo un percorso rivoluzionato, ed invece il tracciato rimane parzialmente lo stesso. Partenza da Conegliano con un anello di qualche km in città. Siamo a quota 60 m slm, nettamente inferiori ai 100 di Vitterio Veneto, partenza delle precedenti 10 edizioni. Questo dovrebbe rendere il tracciato appena fuori del limite dell’omogabilità, visto che Treviso è circa a quota 15 m slm e la distanza in linea d’aria tra partenza ed arrivo è di poco superiore ai 21 Km previsti.

Si scende verso Treviso lasciando la statale 13 Pontebbana per transitare per il centro di Santa Lucia di Piave e rientrare subito dopo a Susegana. Oltrepassato il Piave a Ponte della Priula (km 12.5 rispetto ai 23 del tracciato precedente), si cambia nuovamente percorso per transitare per Nervesa della Battaglia, alle pendici del Montello. Si scende ancora per Arcade e solo a Santandrà si gira verso Villorba per immettersi nuovamente nella strada statale 13.

A questo punto il percorso è sempre lo stesso, tranne che per il tratto in città, più ampio e movimentato, che attraversa il cuore e ripercorre alcuni tratti appena sperimentati con l’ultima edizione della Corritreviso.

E’ prevista anche la possibilità di correre una staffetta di circa 14 km per tratto.

Mi aspettavo una rivoluzione più profonda, che portasse la maratona ad avere 3 caratteristiche che aiutano la sostenibilità economica e partecipativa: partenza vicina all’arrivo (meno costi di trasporto e impatti con la viabilità meno estesi), tracciato omologabile (per attrarre top runners italiani alla ricerca di un buon tempo valido) e possibilità di correre una mezza maratona (per attrarre che ha altri obiettivi ma vorrebbe comunque partecipare). Non ho mai apprezzato le staffette. Partire da Ponte della Priula e fermarsi a Villorba che senso ha?

Lasciamo perdere, sono questioni che non mi competono. Penso solo che queste piccole modifiche non faranno fare un grosso salto di qualità alla maratona, soprattutto se il costo dell’iscrizione si avvicinerà ai 50 euro.

Comunque io sbaglio le previsioni, si è visto anche in questa occasione. In fondo in fondo, spero di sbagliarmi ancora, per il bene della mia maratona “di casa” a cui non ho mai mancato nelle precedenti 10 edizioni.

Di Abro

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