Su Podisti.net, ma non solo, è scoppiata una polemica che farà passare un capodanno per niente tranquillo a diversi podisti. Alla gara (10 Km) ospitata nella piccola frazione alle pendici del Montello (TV) erano stati invitati (tra gli altri) Elisa Cusma (ve la ricordate in finale con Semenya Castor a Berlino?) e Meucci, recente settimo agli europei di cross di Dublino.

Il fatto è che il regolamento Fidal prevede che i top 10 nazionali non possano partecipare a gare regionali al di fuori della regione di appartenenza. Nonostante ciò e come spesso avviene i corridori erano stati ingaggiati senza deroga esplicita della Fidal. Diego Avon e Mario Borghetti hanno voluto sollevare la questione, visto che si trattava, comunque di regole violate alla luce del sole.

La risposta dell’organizzazione e di chi cura gli interessi degi due atleti è stata che, vabbè, ci son le regole, ma la cosa principale è la promozione dello sport, e che non avrebbero comunque concorso al montepremi (poche decine di euro …) e che il loro programma è studiato meticolodamente, quindi, “per il bene dello sport” anche le regole posso essere interpretate con elasticità.

Insomma il solito pasiccio all’italiana. Si fanno le regole, ma quando queste non accontentano “le autorità” si ammorbidiscono e si chiama in causa il motivo di maggior interesse. Ma non si fa prima a cambiare le regole o a stabilire i criteri delle deroghe? Sollevato un problema, lo si risolva una volta per tutte, invece di arrangiarsi di volta in volta. E la Fidal? Quando sarà abbastanza forte da imporre il rispetto delle regole indipendentemente dai meriti di chi le infrange?

Di Abro

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