E’ appena passato un fine settimana memorabile. Già al venerdì mattina le notizie che stavano sfuggendo dal Cern hanno ravvivato il mio interesse per la fisica. Proprio quest’anno son dieci anni dalla laurea, son sempre più arruginito e un po’ mi dispiace. Con risultati di questo spessore, però, vale lapena dare una ripassatina ai vecchi appunti. Ho letto un po’ di resoconti del workshop che presentava i risultati della misura. L’idea che mi son fatto (comune a molti) è che è necessario migliorare (o per lo meno indagare meglio) la misura della distanza tra acceleratore e rilevatore, la misura del pacchetto di neutrini, ecc. Per un paio di giorni mi sono scordato della maratona di Vedelago. Poi domenica mattina (in piaggia) mi son ricordato che si correva a Berlino, ho cercato notizie. Dev’essere stata una corsa straordinaria. Makau fa segnare un tempone, che potrebbe durare solo un mesetto, visto che a Chicago si promettono fuochi d’artificio (il mio penny lo punto su Mosop). Gebre diventa un eroe triste, non vuole arrendersi all’età. Ci prova, sta male e non riesce più a terminare una maratona. Non ci sta a terminare quarto o quinto. Questo nuovo record, dopo i mondiali di Daegu, allontana sempre più l’Etiopia dal Kenia. Ormai solo Kenenisa Bekele e Kebede (primatisti dei 10000 e della mezza maratona) rubano la scena ai keniani. Eppure secondo me, fisicamente non avrebbero niente da invidiare. La supremazia dei keniani è determinata dall'”infrastruttura”. Manager ed allenatori europei hanno trovato terreno favorevole per la selezione e lo sviluppo dei talenti sportivi. L’Etipia, sotto questo punto di vista è ancora molto in ritardo.

In campo femminile c’è da giorire. La scuola italiana sopravvive ed è in grande salute: Incerto (PB), Console e Straneo vanno dritte all’olimpiade. Così come la Redcliffe, ottimo bronzo e le favorite della vigilia Mikitenko e Kiplagat.

Altri risultati degli italiani: il migliore è stato Domenico Ricatti in 2h16′. Stefano Scaini ha fatto il tempo di sua moglie (2h25′), un po’ deludente per uno che a Treviso ha corso 10 minuti in meno.

Altra notizia confortante viene da Udine. Alla maratonina Daniele Meucci ritocca il suo personale: 1h02’30” senza una particolare preparazione specifica.

Adesso tocca a me, mi rimetto a pensare al mio personale, anche se non sono particlarmente ottimista, visto che domenica si dovrebbe corree con 24°C.

Di Abro

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