Non posso fare analisi approfondite della Maratona di Venezia. I dati del Garmin sono stati rovinati mentre li scaricavo, quindi non posso contare sulla frequenza cardiaca e su parziali ridotti. Posso solo confrontare i parziali forniti da TDS.

La mia gara é andata più o meno così: parto bene attorno a 3’52″/Km per i primi 5 Km. Il gruppetto si forma dopo pochi Km. Chiudo il Km 5 in 19’22”, in vantaggio di 44″ sul mio tempo di due anni fa.

Al Km 6 raggiungiamo Del Buono e un altro. Si rallenta. Vado avanti io, deciso a tenere il passo che avevo in mente. Stando davanti mi rendo conto del vento. C’é un gruppo 50 metri davanti a me. Mi sforzo per raggiungerlo ma non é facile. Ricordo di aver visto parziali chilometrici sotto i 3’50″/Km. Ricordo, inoltre di aver visto la frequenza cardiaca elevata, tra 167 e 170 bpm. Passo il Km 10 in 38’41”, in vantaggio di 42″ sul mio personale e 1’26” sul mio record del percorso.

Al Km 18 finalmente faccio l’ultimo sforzo e raggiungo il folto gruppo davanti, dove già c’erano atleti con cui stavo in precedenza. Penso di riposarmi un pochino stando in scia, almeno fino a San Giuliano. Invece ci sta raggiungendo la testa della corsa femminile. Dopo un po’ di indecisione mi butto in coda alle donne, sbagliando a giudicare il loro ritmo. Il tratto da lkm 15 alla mezza maratona é il più veloce (3’51″/Km di media). Passo alla mezza con 1h21’35”. Posso contare sun un vantaggio di 1’13” sul mio personale e 4’26″/Km sul record del percorso.

Mollo poco alla volta il gruppo dal km 22. Arrivo al Km 30 che sono ancora sotto i 4’/Km. Passaggio a 1h56’34”. Il vantaggio sul personale é sceso a 41 (dimezzato in 10 Km), mentre il vantaggio sul record del percorso continua a salire (5’41”). A questo punto cerco di arrangiarmi, prendendo come riferimento chi mi sta davanti. So già che il personale comincia a svanire, spero solo di aver sbagliato qualche calcolo. L’arrivo al porto é sempre un dramma. Stanchezza a mille. Ricordo di avere un gel e lo apro. Male che vada provo a vedere se riesco a digerirlo. Alla luce di come mi sono sentito dopo, direi che d’ora in poi lo userò in tutte le maratone.

I ponti non mi danno troppo fastidio. Sono in grossa difficoltà ma pensavo di essere più in crisi, vedo gente rallentare più di me. Negli ultimi 2 Km (quelli coi 14 ponti) faccio un passo medio di 4’42″/Km, più o meno come 2 anni fa. Chiudo con uno sprint veloce per mantenere la posizione (ho visto un 3’32″/Km prima del traguardo).

Dal grafico qui sotto si vede come abbia perso il vantaggio sul personale nella seconda metà gara.

confronto

Alla fine non é andata così male come pensavo dopo il traguardo.

Di admin

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