Prima di partire

I test effettuati circa 10 giorni prima della gara mi davano risultati abbastanza concordi. Il test di Yasso prevedeva 2h44′ finali (3’54″/Km di media). Questo valore era un po’ sottostimato perchè non ero in formissima quando l’ho fatto. Il test di Conconi mi suggeriva di correre nell’intervallo 3’50”-55″/Km per restare ad una frequenza cardiaca tra 88 e 90%. Questo era anche il ritmo massimo in cui mi sentivo abbastanza a mio agio. Avevo pochi dubbi, quindi, sul mio stato di forma. Contavo solo sul fatto di non sprecare energie nella prima metà gara.

Nelle due settimane prima della gara sono calato di un kg circa, grazie alla sfiammazione dei muscoli. In ogni caso, rispetto al mio primato del 2013 avevo ancora 1,5 Kg in più.

La gara

La mia gara si é sviluppata in 4 fasi, evidenziate nel grafico qui sotto. Le prime due sono molto simili. Sono le due fasi di “avanzamento“. L’obiettivo era quello di affaticarsi il meno possibile per avvicinarsi a Treviso nelle migliori condizioni. L’ho distinto comunque in due parti per evidenziare i primi 14 km a ritmo e frequenza cardiaca per me perfetti. Dopo il ponte sul Piave (km 14) la velocità é calata. Anche la mia frequenza cardiaca é calata di mezzo battito al minuto. Al di là del mezzo battito, che é un’inezia, é significativo il fatto che non sia aumentata. In questa fase ho sostanzialmente recuperato, mi sono alimentato, ho fatto il punto della situazione e il “piano d’attacco” per la seonda metà.

Trevisomarathon 2015 01-03-2015, Passo

ritaglio
A ruota di Claudia Gelsomino

Inizialmente pensavo di partire al km 30. Il 24esimo km, però é stato tremendamente lento (3’57″/Km), mi sono portato davanti per riportarci almeno a 3’53” ma a questa andatura sentivo che dietro perdevano di contatto. A quel punto ho scelto di fare la mia andatura: é comincita la terza fase, quella del ritmo. Ho cercato di stare sotto i 3’50″/Km per più km possibile. Ho avuto un rallentamento tra i km 31 e 33, nel lungo rettilineo sulla pontebbana. Mi sembra di ricordare che avevo raggiunto qualche atleta e pensavo di stare un po’ “a ruota”. In questi tre km la frequenza cardiaca é calata di 2 bpm, segno che ho tirato leggermente il fiato. In effetti appena lasciato il lungo rettilineo della statale ho accelerato bruscamente (2 Km a 3’43″/Km, i più veloci della gara). Chiudo questo tratto di spinta con 3 Km non eccezzionali. Infine gli ultimi 5 Km della quarta fase, quella in cui si tiene duro e si cerca di arrivare al traguardo perdendo meno tempo possibile. Tengo un passo prossimo a 4’/Km. Sono in difficoltà ma certamente non in crisi. Questa parte del percorso é complicata anche dal pavè e dai saliscendi del centro di Treviso. Non posso recriminare su questa parte, visto soprattutto il fatto che ho raggiunto e superato ben due atleti in 1 Km nel centro città.

A mio giudizio, ho corso una buona gara. Forse non é il massimo di quello che potevo dare, però meglio così che rischiare la crisi. Scorrendo gli intermedi della classifica, ho notato un gruppetto di 4 atleti che hanno fatto i primi 21 km a 3’50″/Km. Forse quello poteva essere una scelta migliore. Tuttavia, se parto lento con 300 persone davanti é difficile trovare un buon gruppetto. Nota per Venicemarathon 2015: fare un buon riscaldamento, partire a 3’30″/Km per 500 metri e poi attendere un buon gruppetto.

Confronto con Trevisomarathon 2013

Il mio vecchio primato (2h47’37”) risale al 3 marzo 2013, quando la partenza era a Vittorio Veneto e il dislivello dei primi 10 km più marcato. Mettendo a confronto le due prestazioni noto come la frequenza cardiaca del 2015 (in rosso) é piuttosto costante, mentre nel 2013, pur essendo in media equivalente era in deriva positiva.  Nella seconda parte lo sforzo sostanzialemnte si equivale. Nel 2013 la crisi era più evidente. Per quanto riguarda la velocità, i 3″/Km di differenza sono costanti per quasi tutto il percorso, forse un po’ più evidenti nella seconda metà.

Overlay 02-03-2015
In rosso i valori del 01/03/2015 – In blu i valori del 03/03/2013

Confronto con Trevisomarathon 2014

Il confronto con la gara dell’anno scorso (in blu qui sotto) fornisce altri spunti. Per lunghi tratti ho corso 10″ al km più lento, tranne la fase centrale. Per quanto riguarda l’impegno cardiocircolatorio, quest’anno ho forzato decisamente di più negli ultmi 15 Km. Ho fatto un finale migliore.

Overlay 03-03-2015
In rosso i valori del 01/03/2015 – In blu i valori del 02/03/2014

Condizioni meteo

Sembra che il vento abbia soffiato in senso contrario per i primi 32 km in modo abbastanza leggero (meno di 1 Km/h). In seguito, grazie anche alle curve si é fatto sentire di meno. La sensazione é che fosse un po’ più teso di quanto suggeriscono questi dati. In ogni caso non erano brutte condizioni. Considerato che il cielo era velato, la temperatura era ottimale.

2015 - Temperatura corretta

Dopo la gara

Ho concluso la corsa stanco ma in buono stato. Nei giorni successivi non ho avuto grossi fastidi. La “fame omicida” é durata due giorni, durante i quali ho perso il chilo e mezzo di differenza che avevo tra domenica mattina e lunedì mattina.

 

Di admin

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