Questa settimana é arrivato uno stop. Credo che fossero anni che non interrompevo una preparazione della maratona per infortunio. Il mio ginocchio destro non ha retto e ha deciso di alzare bandiera bianca dopo l’allenamento di martedì mattina. Ecco cosa é successo in questa settimana più breve del solito:

Lunedì: al mattino corro 18 Km alla media di 4’40″/Km. Un più più del previsto, visto che avevo in programma un secondo allenamento nel pomeriggio. Sento ancora il fastidio al ginocchio. Penso che siano dovute alle 3 ore di auto del giorno prima. Apranzo vado in pista per 10 ripetute da 400 m. Recupero “solo” 200 metri, ma il caldo mi costringe ad uno stop alla fontana ogni 4 ripetute. La media é di 3’22 “/Km. Un miglioramento rispetto a una settimana fa ma ancora abbastanza lento.

Martedì: sono indeciso tra una giornata “tranquilla” di 20 Km lenti o il lungo da 35. Dopo una decina di Km, penso di spostare a domani il lungo. Mi sento bene, le gambe girano veloci, ho solo un po’ di affaticamento per la velocità di ieri. Il ginocchio mi da fastidio, ma per l’esperienza di qualche anno fa, penso sempre che sia una clsa senza grossi effetti. A due Km dalla doccia, invece, sento indurirsi i muscoli sopra e sotto al ginocchio e per 10″ mi sento come mezzo paralizzato. Dopo riprendo e penso sia stato solo un affaticamento muscolare. Chiudo con 22 Km alla media di 4’35″/Km. La mattinata in ufficio non é semplice. Alzarsi dalla sedia e muovere i primi passi é molto doloroso. Comincio a rendermi conto che ci potrebbe essere la possibilità di dover fermarmi un pochino. A pranzo esco per un po’ di stretching tranquillo per cercare di sciogliere l’articolazione. Quando tengo la gamba in movimento il dolore é minimo, ma rimettermi in moto dopo un sosta in una certa posizione é doloroso.

Capisco che si rende necessario un giorno di riposo. Forse due, e se riusciranno a essere tre diventeranno cinque (con il w-e). Ci dormo su, con una bella borsa del ghiaccio sul ginocchio dopo aver spalmato dell’abbondante diclofenac.

Il giorno dopo lo vedo gonfio e mi pento di non guardarmi mai attentamente quanto sto bene, perchè non saprei dire se é una anomalia o se normalmente ho un ginocchio più gonfio dell’altro come avviene coi polpacci (di questo ne sono sicuro, ho le misure 🙂 ). No saprei dire se é arrossato. Non sono mai riuscito a vedere la pelle arrossata di una persona che sta male o é imbarazzata. Percepisco invece il senso di calore. No riesco a piegare il ginocchio. Quando ci provo mi sembra di schiacciareuna grossa palla tra coscia e polpaccio. Anche l’estensione é dolorosa. Quando mi accorgo del dolore nella parte interna (mediale) del ginocchio, anche al tatto, mi preoccupo del menisco. Mi prende un po’ di panico e cerco subito una visita da un medico.

La mattina di giovedì sono da un ortopedico che non consocevo. Mi ispira fiducia per l’età per il modo di spiegare efficacemente il motivo del dolore, ma soprattutto perchè non ha quel brutto vizio di molti medici di limitarsi a sconsigliare l’attività che ha portato all’infortunio. Ti fa male la spalla quando nuoti? Prova ad andare in biciletta! Ti viene il mal di schiena a pedale? Gioca a tennis ….

Il referto parla di una infiammazione delle strutture cartilaginee (menisco interno) e tendinee del ginocchio con versamento di liuido. Non abbastanza abbondante da richiedere l’aspirazione. Dovebbe smaltirsi da solo in 3-4 giorni. Finchè c’è questo liquido che si insinua aumenta la pressione tra i tessuti sentirò il dolore e finchè ci sarà questo dolore non si corre. Comunque non c’è niente di rotto.

E’ un segnale (mi dice sempre il medico) di un sovraccarico funzionale, che non va sottovalutato, ma può rappresentare un limite di tollerabilità per il futuro. Ne terrò conto. Nell’ultimo anno o due avevo trascurato il potenziamento degli arti inferiori per concentrarmi più sul core …

Sono sempre più convinto che la difficoltà non sta nel migliorare in un certo comparto, ma nel bilanciare correttamente gli interventi migliorativi nei vari comparti. Anche tornare a un chilometraggio da 120 Km/settimana dopo un mese senza correre non é il massimo. Ne avevo avuto le avvisaglie gli anni scorsi. Gli unici piccoli problemi alle articolazioni (metatarsalgie, ginocchia, caviglie) sono sorti durante la ripresa autunnale degli allenamenti. Praticamente mai in inverno.

Il mio auscpicio in questo momento sarebbe quello di tornare a correre lunedì mattina, ma non ho l’acqua alla gola. Fermarsi a 6 settimane dalla gara non é un grosso problema. Fermarsi a ridosso della gara per aver voluto correre a tutti i costi 6 settimane prima, lo sarebbe.

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