C’è voluta una settimana per farmi passare la tristezza e l’apatia. In questi giorni non mi interessava niente, procedevo con le attività ordinarie come un robot. Vivevo in serenità solo i momenti in famiglia. Pensavo al passato più che al futuro: a tutte quelle gare a cui ho rinunciato per motivi extrasportivi, pensando che prima o poi sarebbe arrivato il momento per parteciparvi. E invece il tempo passsa e in mezzo succedono tante cose. Niente é scontato.

Mi é passato il muso da cane bastonato e mi é tornata la voglia di chiaccherare con gli amici. Un po’ mi vergogno del mio comportamento. In fondo si tratta di un periodo (lungo, ma non infinito) di sosta, ma non ho dolori e riesco a svolgere qualsiasi altra attività quotidiana. Mi sentivo molto più forte e fiducioso lo scorso anno, quando mi era successa una cosa molto, molto più grave. Forse l’ho presa male proprio per questo. Era la prima volta dopo un anno e mezzo che potevo preparare una maratona senza preoccupazioni per la mia salute, senza l’incombere di un intervento chirurgico e senza famaci che mi mettevano sottosopra lo stomaco. E invece sono di nuovo fermo … tra una cosa e l’altra passeranno 2 anni in cui non ho potuto preparare per bene una maratona.

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Media su sette giorni del mio peso negli ultimi 4 anni. In nero il 2018

In questi giorni ero troppo carico per pensare ad un momento di pausa. Avevo ancora tanta voglia di fare qualcosa. Allora mi sono concentrato sull’unica cosa a cui potevo dedicarmi: lo stretching. Ho aggiunto anche un paio di esercizi per il core, gli unici che conosco senza appoggi sui piedi e senza mettere in tensione il quadricipite. L’assenza di esercizio fisico mi ha fatto passare la fame. Non mangio così poco neanche col caldo estivo. Sono al quarto giorno consecutivo sotto i 62 Kg. Un periodo così lungo non capitava da marzo 2016. Sicuramente ho perso anche massa muscolare, visto come mi salgono facilmente i fuseaux. E’ bello, dopo cena non venire più assalito della fame assassina di dolci. E’ bello anche svegliarsi al mattino con lo stomaco vuoto.

Ora ho la serenità per prendere le decisioni giuste. Il referto della risonanza magnetica dovrebbe arrivare a giorni, ma secondo il mio osteopata la lesione al corno posteriore del menisco mediale sembra scontata. I sintomi sono chiarissimi e precisi. Mi fa male quando porto la punta del piede all’esterno con la gamba distesa. Per questo faccio con attenzione le curve a sinistra. Ho preso l’abitudine di fare una “pedalata” con il piede destro quando  camminando svolto a sinistra. Questo fa molto ridere mia moglie 😀

A parte questo inconveniente non ho altri problemi. Estendo completamente la gamba senza dolori mentre la felssione completa é ancora un pochino dolorosa. Potrei cominciare il protocollo riabilitativo per provare a tornare a correre ma ormai, per cautela, attendo l’esito della risonanza magnetica. Giovedì l’osteopata mi ha trovato molto migliorato. Lo stretching ha dato il frutto sperato. Ho fatto per bene i miei compitini, ma non ci si può aspettare miracoli.

Ho recuperato dal mio diario degli allenamenti alcuni episodi in cui ho sentito male al ginocchio e ne ho parlato all’osteopata. A suo giudizio la pizzicata al menisco con molta probabilità dovrebbe essere successa quando ho saltato un fil di ferro che sbarrava la strada ai mezzi in una stradina di campagna. Ero particolarmente stanco dopo una oretta di corsa in un periodo di carico quantitativo. Per far passare la gamba di stacco l’ho portata all’esterno, come farebbe un siepista. Il quadricipite però non era così sveglio da allineare il ginocchio in tempo e il menisco é stato schiacciato da tibia e femore. Ricordo chiaro il dolore, ma l’atterraggio non é stato doloroso, come non lo é stato l’ultimo km prima dell’arrivo neglio spogliatoio. Se questa ricostruzione fosse corretta si tratta veramente di una grossa e banale ingenuità. Se magari avessi fatto qualche passo di skip o qualche balzetto preparatorio, magari sarei stato più pronto a saltare.

La prossima settimana si prenderà una decisione. E’ passato un mese esatto da quando mi sono fermato. Non é tantissimo, ma a me sambra di non correre da secoli.

 

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