No, non mi sono montato la testa. Non ho la presunzione di paragonarmi al Pelìde. Però quando é il tallone (o entrambi i talloni, nel mio caso) il punto debole che fa perdere qualche personale battaglia, si pensa subito all’eroe omerico. La dolenzia del mio calcagno non é dovuta ad una piccola mancanza dell’azione divina, ma ad un banale miscuglio di stupidità e testardaggine.

Pensavo che dopo la prima brutta esperienza con le Karhu Fluid 5 della scorsa settimana i miei piedi si fossero adattati alla nuova scarpa. Così lunedì le calzo per una uscita veloce in pista. 53207632_10219678173732839_4221541999691431936_nDovrei superare i 20 Km e tenerle oltre un’ora e mezza. Suffcente per capire se può essere la scarpa per la gara. Durante l’allenamento invece ho sentito chiaramente il dolore della lacerazione in corso all’altezza. Terminato il lavoro che dovevo fare, sono tornato in spogliatoio il più presto possibile, non vedevo l’ora di togliermi le scarpe. [parte vagamente splatter] La situazione era peggiore di quanto mi aspettavo. La calzata di entrambe le scarpe si era colorata di rosso e dopo aver tolto i calzini mi sono accorto che uno strato superficiale di pelle grande come una moneta si era staccato da entrambi i talloni e pendolava a brandelli. Per fortuna non c’erano ferite profonde o tagli e nemmeno sanguinamenti in corso. [fine parte vagamente splatter]

Nel pomeriggio ho avvertito anche qualche leggero sintomo di influenza, non certo dovuto a questo infortunio, ma molto probabilmente al contagio da parte delle mie due figlie, entrambe ammalate. Il giorno successivo, quindi, sono rimasto a riposo a casa, anche se questo non mi ha impedito di svolgere una lunga e profiqua sessione di stretching e core training. Alla fine ho ripreso a correre solo venerdì, non senza qualche disturbo.

I dettagli della settimana sono questi:

Lunedì: ho un obiettivo ambizioso di resistenza alla velocità. Alternare un giro di pista a passo gara 10Km con passo maratona. Non lo reggo e questo mi fa arrabbiare … sono costretto a correre un giro lento dopo le prime 5 ripetute, e un altro dopo 3. Sintetizzando con le consuete formule: 5x(400m @3.29 + 400m @3.52) + 3x(400m @3.29 + 400m @3.59) + 2x(400m @3.33 + 400m @3.57). Non dovrebbe essere complicato correre 8 km filati a 3’40″/Km di media dopo gli allenamenti della scorsa settimana!! Eppure vado in crisi col fiato. Sarà che non reggo picchi anche brevissimi sotto i 3’30″/Km? Sarà la prima giornata con 15°C? Sarà i sintomi di influenza che mi delibilitano (in effetti avevo nausea fin dal riscaldamento)? Saranno le scarpe che mi stanno scartavetrando le caviglie? Non é utile scervellarsi alla ricerca di una risposta di cui non sarà possibile avere la certezza, archivio la giornata e cerco di digerire il fatto che questa settimana [-5] non sarà come da programma. L’obiettivo sarà recuperare nel modo migliore possibile, mettere il punto, andare a capo e partire con la [-4].

Martedì: sono a casa con qualche linea di febbre. Tra un aereosol alle bimbe e un lavoretto domestico faccio quasi di ore di esercizi di stretching e core al mattino. Dopo cena altri 40′ di allungamenti per scioglierele gambe.

Mercoledì: ho intenzione di provare a svolgere un allenamento molto impegnativo, se le ferite ai piedi me lo consentono. Dopo pochi Km devo fare dietro front. I talloni mi fanno molto male. Mi stendo al sole per 15′ di stretching prima di rientrare.

Giovedì: ancora una giornata molto calda. Passo la pausa pranzo al sole decisamente impegnativa di stretching e core. Mi faranno male i quadricipiti per due giorni. Serve anche questo, visto che non si può correre. Dopo cena faccio altri 35′ di stretching.

Venerdì: al mattino presto provo a riprendere a correre. Vedo che é fattibile, il fastidio ai talloni é sopportabile. Ho i quadricipiti troppo dolenti per pensare di fare un medio, quindi continuo col lento moderato per 17 Km (media 4’24″/Km). Esco anche in pausa pranzo peruna sessione di tecnica e andature. Ci metto anche lo skip in salita, che non facevo da molti mesi. Faccio una bella mezz’ora di balzi e andature sull’erba. Un ottimo lavoro, sono soddisfatto.

Ora mi aspetta una settimana davvero impegnativa, in cui vorrei inserire un sacco di volume che non sono riuscito a svolgere in quella passata. Sono consapevole che non posso aver perso tutta la forma che nelle settimane precedenti avevo dimostrato, tuttavia la difficoltà che avevo nel correre a 4’/Km questa settimana mi ha preoccupato un pochino. Cercherò di continuare a divertirmi e di arrivare a sabato, quando (nonostante avrò più di 100 Km in 5 giorni sulle gambe), se non ci sono imprevisti, mi presenterò ad una campestre assieme alle mie due bambine 🙂

 Sono moderatamente soddisfatto dell’andamento della perdita di peso. E’ abbastanza lento da essere sostenibile nel lungo tempo, ma per la maratona dovrò finalizzare nell’ultima settimana per avere un peso veramente competitivo.

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Di admin

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