Se non scrivessi queste righe una volta alla settimana sicuramente non noterei i miglioramenti della caviglia. L’ultima conquista é stata la doppia uscita. Infatti la settimana scorsa ho corso ben due volte. Una delle quali in pista con una buona progressione.

Lunedì ho corso bene, cercando di controllare gli appoggi. Quando ricerco la velocità ho la tendenza a spostare l’appoggio verso il tallone per cercare l’ampiezza. E’ un appoggio più economico, “da maratoneta”, però stressante per ginocchia e caviglia. Ora che sto ricominciando a correre e non ho velocità e volumi da ricercare, vorrei porre più attenzione sulla tecnica di corsa.

Dal km 5 in poi i polpacci hanno cominciato a farmi male. Lo stesso dolore di quando, anni fa, avevo iniziato a correre con delle Adidas a drop zero per curare la periostite. Avevo i polpacci distrutti per una settimana.

A ben pensare é positivo che mi faccia male i polpacci e non la caviglia. E’ positivo anche che mi faccia male anche il sinistro (anche se in misura molto minore). Di negativo c’è il fatto che per due giorni non riesco a correre, i tempi si lamentano ben più di quanto mi immaginavo.

Così ho lasciato passare martedì e mercoledì senza corerre. Mi sono dedicato ai soliti esercizi di potenziamento generici, che presto sostituirò con altri più specifici per le mie lacune.

Mercoledì ho pedalato per 80′ sulla nuova ciclabile che mi porta a Treviso. E’ stata aperta da un anno circa, ma non ne avevo mai aprofittato. Ho messo gli scarpini con gli attacchi SPD per la bici, visto che la caviglia ha recuperato tutta la mobilità e riesco a pedalare di punta senza problemi. Ho fatto un po’ di fiato e ora mi diverto con la bici, pedalando in agilità senza sfinire i muscoli. Rispetto alla corsa la bici é più gestibile, c’è più possibilità di recupero.

Giovedì sono uscito con i miei compagni di suadra per effettuare un test di Conconi in pista. Io ho fatto una progressione che mi ha portato a corrre un km in meno di 3’40” e qualche centinaio di metri sotto i 3’30″/Km. Lo sforzo é stato massimale. La caviglia mi segnala qualche fastidio ma pensavo peggio, sinceramente.

In compenso venerdì ero ko. La caviglia non sostenava l’appoggio sull’avampiede. Ho corso per 300 metri ma visto come zoppicavo ho preferito non continuare.

Spero sia stata la velocità del giovedì a rievocare l’errore e che non ci siano complicazioni.

Spero di registrare nuovi miglioramenti anche la prossima settimana, un passo alla volta spero di tornare a correre presto senza freni.

Di admin

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