L’ottimismo della settimana scorsa non mi ha giovato. Sono uscito dall’ambulatorio di fisioterapia con meno fastidi di come c’ero entrato e con il “permesso” di svolgere dell’attività per provare a caricare l’articolazione. Niente corsa, ancora, ma bici e camminata mi erano concesse.

Forse ho pedalato troppo, forse troppo forte, o forse ho sbagliato a mettere le scarpette con gli attacchi che mi portano a tirare con gli ischiocrurali oltre che a spingere con i quadricipiti. Fatto sta che dopo quelle uscite un certo affaticamento del ginocchio l’ho sentito. Anche la coscia sinistra era più affaticata della coscia destra, segno evidente di debolezza.

Il fisioterapista, stamattina ha notato la regressione della sintomatologia. Nonostante fosse consapevole che é facile cadere inquesto tipo di colpe, me le ha fatte espiare con un dolorosissimo trattamento sia alla borsa poplitea, sia al condilo interno di tibia e femore. Non ha avuto riguardo, vista la mia scarsa collaborazione durante questa settimana e io certamente non potevo dargli torto.

Battute ed esagerazioni a parte, é evidente che non ero ancora pronto a caricare sull’articolazione e questo non era molto atteso, visto i lunghi tempi e i trattamenti svolti fino ad ora. Mi dice che il sospetto é che ci sia una infiammazione o un edema più a livello osseo, sull’inserzione distale degli ischiocrurali. Questo potrebbe spiegare i tempi più lunghi necessari per un completo recupero.

Visto che fra 10 giorni inizierò il periodo di vacanza, durante il quale, da sempre, non corro, non vale la pena fare una risonanza ora e nemmeno iniziare qualche trattaento di lunga durata. Farò una settimana di assoluto riposo, senza nemmeno lo stretching per evitare di irritare i tendini. Prima delle vacanze si valuterà la situazione per capire se un miglioramento c’è stato poi per tre settimane cercherò di scordarmi questo problema.

Il fatto che non ci siano gare in giro mi aiuta a non farmi pesare l’inattività. Mi viene da pensare che in questa situazione, senza gare o obiettivi, essere in ottima salute sarebbe quasi sprecato. Lo si prenda come battuta, l’arroganza che si cela dietro questo pensiero é stata ben spiegata da Esopo nella favola della volpe e l’uva.

La parte più dura ora é cercare come arrivare a sera con un minimo di stanchezza fisica. Mi serve per le endorfine. Mi serve anche per bruciare quelle calorie che non riesco ad evitare di ingurgitare.

Magari é la volta buona che ascolto i consigli di moglie e figlie e compro una canoa. Nei dintorni ci sono un sacco di fiumi e laghi artificiali dove poter vogare.
Questo, per esempio un lago in centro a Quinto di Treviso

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