Incasso un’altra settimana positiva. La forma cresce, corro con facilità distanze e velocità che faticavo le settimane precedenti. Spero di mantenere questa inerzia nelle ultime settimane. Devo stare attendo a non esagerare. In passato quando la gara si avvicinava e sentivo avere sempre meno giorni in cui sottopormi ad un carico, tendevo ad aumentare i km e ad aumentare la velocità rispetto al programma. Questo non é sempre una cosa positiva. Bisogna avere fiducia in quanto si ha fatto. La consistenza nel tempo conta più dell’intensità sporadica.

Ho degli impegni che non mi permettono di correre la mezza di Treviso questo fine settimana. Ovviamente mi spiace molto, tuttavia non é detto che sia un male. 2 anni fa ero in forma più o meno come ora e dopo una buona prova alla mezza ho perso la forma e ho fatto una pessima gara a Venezia.

Mi rimangono 3 allenamenti imegnativi, dai quali attendo altri segnali che mi diano fiducia. La caccia al sub-3h é confermata.

Lunedì: il clima non é male al mattino presto, però non ho le gambe completamente sveglie. Ho in programma un 10x1Km. Decido di non forzare troppo la velocità, che comunque non voglio che sia massimale. Più o meno uno sforzo da mezza maratona. Le prove si sussuegono sempre un po’ più veloci. Recupero molto velocemente. Concludo con 10x(1Km @3.54 rec 500m @4.51). Avrei potuto correre altre 5 prove semza problemi, ma avrei avuto molta difficoltà ad accelerare anche se di poco. Alla sera faccio mezz’ora di stretching.

Martedì: mi fa male il solito gluteo sinistro in appoggio, ma a parte questo mi sento in grande forma. Il passo é veloce senza forzare già in riscaldamento. Mi fermo dopo 3 km per 14′ di andature. Riparto con 5 allunghi e recupero camminando. Completo la corsa lenta con una gamba molto forte che mi permete di allungare la falcata a 125 cm in media. Era da tempo che in una corsa lenta non avevo questa ampiezza. Completo i 16 Km di corsa lenta al passo di 4’35″/Km. Alla sera faccio una seduta molto impegnativa di potenziamento, per quasi 70 minuti.

Mercoledì: mi sento leggero, corro bene, ma non ho spinta. Corro 16 Km di corsa lenta a 4’54″/Km, ben più lento di ieri. La sessione di potenziamento mi ha lasciato pesantezza muscolare. Il prossimo lavoretto é previsto per venerdì, quindi oggi ho la possibilità di fare un doppio. Decido di correre pochi km ma sfruttare le gambe sveglie della sera, anche se stanche, per un richiamo di velocità. In questi giorni mi sono trovato in difficoltà quando si trattava di accelerare. Dopo 15 minuti di riscaldamento faccio la solita serie di andature. Mi sento mancare le forze, ho un calo di zuccheri. Poco prima di partire ho mangiato dei biscotti, penso di avere un piccolo rimbalzo glicemico. Infatti molto lentamente mi passerà. Correrò 10 volte i 200 metri alla media di 3’04″/Km. Recupero camminando per 90″ circa. Inizio molto lento in 41.4″ e in progressione arrivo a 34.1″. Mi piace la sensazione di velocità, la forza di impatto sul terreno e il vento in faccia. Immagino che questo allenamento veloce non mi darà muscoli brillanti nei prossimi giorni, ma alla lunga é uno stimolo utile, che non poteva essere spostato troppo a ridosso della maratona. In totale corro 7 Km.

Giovedì: esco al mattino per 15 Km a 4.55 di media di corsa lenta. Il passo é corto, mi manca forza nelle gambe. Alla sera mi stendo per 38′ di stretching.

Venerdì: non sono molto in forma al risveglio. Ho preso un po’ di freddo stanotte e sono stato sveglio per un po’. Parto poco dopo colazione in assetto da gara quasi completo. Vorrei correre 20 km a ritmo maratona (4’10″/Km). Durante i tre km di riscaldamento devo fermarmi un paio di volte per fare pipì e per aggiustare le NB Propel. Continuo a litigarci per l’allacciatura e la calzata, poi a regime sono molto soddisfatto. Mi stanca poco i piedi e mi permette di tenere una buona velocità. I primi km a ritmo gara fatico a trovare il passo obiettivo. Le gambe sono bloccate e lente. Aumento l’ampiezza perchè la cadenza non sale. Dopo 4 km la cadenza dei passi aumenta, ma solo dopo 10 km arriva a regime di gara (180 ppm). Dopo 10 km accumulo un ritardo di 28″ da tempo obiettivo. Poco prima mi ero fermato brevemente per un sorso di acqua alla fontana (senza fermare il crono) e poco dopo ho assunto il gel. Le manovre per alimentarmi mi scompongono un po’, aumenta la frequenza cardiaca ma reagisco accelerando. Per qualche motivo mi sblocco e riprendo con migliore intensità. Completo i secondi 10 km con 36″ di vantaggio sul tempo obiettivo. Nel complesso, quindi, qualche secondo di sicurezza per essere sicuri di centrare il passo gara. Nella seconda parte ho controllato il ritmo che tendeva ad alzarsi troppo, mentre nei primi 10 km questo non é mai successo. Anzi, ho dovuto cercare di accelerare per stare nei tempi. La mia fedele app RunBull dice che ho corso con 19°C e 80% di umidità. Queste condizioni, buone ma non ottimali, mi hanno sfavorito per 2″ al km. Arrivando da un periodo caldo non ho dato molto peso al clima, che mi sembrava buona. Però in effetti già dal riscaldamento gocciolavo sudore e la disidratazione alla lunga ha un peso importante. Per far le cose per bene arrivo alla mezza maratona di ritmo gara, quindi 21 Km a 4’10″/Km. In totale 27 Km a 4’18″/Km. Anche questa settimana ho passato i 100 km. La fora sta crescendo. Aumento i km di ritmo gara di settimana in settimana e li corro con sempre minore difficoltà.

Sabato: ho due ore libere nel pomeriggio. Ho pranzato da due ore e ci sono 25°C. Non sono le condizioni ottimali, ma esco lo stesso per un lento di 15 Km a 4’43″/Km di media. Mi resterà la nausea fino a cena. La digestione mi impegna per molto tempo e in quelle ore fatico a fare attività fisica. Spero che almeno questo disagio aiuti il mio corpo ad abituarsi, un po’ alla volta.

Altra settimana da 120 km, gestita bene, con un senso di stanchezza meno elevato. Sono alla sesta settimana di volumi attorno ai 100 km, per un totale di 630. In programma ci sono altre due settimane a questi livelli e l’ultima di scarico.

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