La puasa invernale ha non alterato di molto il mio buon stato di forma fisica. Già dai primi allenamenti mi sentivo pronto per una gara e quindi ho deciso di iscrivermi al primo cross regionale, a Noventa Padovana, domenica 14. Ho anticipato il mio esordio stagionale anche per la buona programmazione dell’evento, che mi lasciava libera gran parte della domenica. In settimana avevo fatto un allenamento sul V02max (per me circa 3’30″/Km attualmente) con le chiodate su stradina sterrata di erba e fango ghiacciato. Il risultato era stato buono.
Il percorso di Noventana é un circuito di circa 1500 metri ricavato in una parco. Per un terzo serpeggia tra gli alberi ed arbusti spogli di un piccolo bosco. Per il resto si sviluppa nel prato con erba abbastanza lunga. Ci sono 4 o 5 rettilinei, il più lungo di circa 100 metri, e una decina di tornantini. Il terreno é duro e ghiacciato, tranne nel bosco dove lo strato di fogliamo crea una superficie morbida.
Allo sparo sono partito a tutta. Volevo evitare l’imbottigliamento e la confusione alla prima curva e alle prime strettoie del bosco. Eravamo la batteria più numerosa, 108 partenti. Passo tra i primi 10 e poi cerco il mio ritmo. Piano piano altri atleti mi sfilano ma non mi preoccupo e non cerco di seguirli. Fatico però a tenere la coda del gruppetto in cui mi ritrovo. Le gambe spingono, ma mi sento poco efficace e pesante. I passaggi ai rilevamenti dei vari giri mi confermano un passo molto costante: 5’51”, 5’51”, 5’52” e per ultimo 6’02”, nel tratto che comprende un breve rettilineo in più.
Nonostante la costanza del mio ritmo, ho superato pochissimi atleti (uno o due) mentre in numerosi mi hanno superato. Quindi lo sprint in partenza, dovrebbe essere stata una buona idea. Mi ha permesso di togliermi dal traffico ed impostare il mio passo già dalla serpentina nel bosco. Ho visto qualche atleta più forte di me che ha avuto un po’ di difficoltà nel rimontare posizioni
Il mio obiettivo iniziare era di fare esperienza e concludere un buon allenamento. Tuttavia quando é uscito l’elenco degli iscritti alla gara ho visto che nella mia categoria di 45enni c’erano due atleti quasi inarrivabili e uno del mio livello. Sono rimasto un po’ sorpreso perchè mi aspettavo più competizione, ma molti “ossi duri” quest’anno sono passati alla categoria successiva. Mi preparavo a battagliare per il terzo posto, ma l’atleta del mio livello non si é presentato e quindi il terzo posto é stato abbastanza agevole. La categoria dei 50enni é davvero molto più competitiva della mia. Nonostante sia più giovane, col mio tempo sarei arrivato ottavo dei cinquantenni.
E’ stata una buona gara, e un buon allenamento. Ho l’impressione di non essermi spremuto al massimo, forse perchè il fiato mi limitava. L’insufficenza respiratoria arrivava prima dell’esaurimento muscolare. In ottica maratona e mezza, va bene così.