A causa del poco tempo a disposizione i miei allenamenti privilegiano la velocità alla quantità. Per questo motivo le mie prestazioni su distanze relativamente brevi (fino ai 21.1 Km) sono, in proporzione, molto migliori rispetto a quelle in maratona. Insomma, ho una buona potenza aerobica, ma una resistenza non all’altezza. Avendo come obiettivo la maratona, è inutile curare troppo la velocità di punta, piuttosto devo giocare sul recupero. Non doveri mai recuperare ad un ritmo superiore alla velocità di gara. L’allenamento di oggi è il primo della serie di ripetute medio-lunghe (da 2 a 5 km) che mi dovrebbe portare alla settimana della gara con qualche vantaggio sul lato della resistenza.

Oggi ho fatto per 4 volte 2 Km alla media compresa tra 4’/Km e 3’55″/Km. Mi sono controllato, ero attento soprattutto al recupero (800 m). In due occasioni sono stato sotto i 4’20”, la terza ho rallentato per non perdere un compagno di squadra che voleva starmi in scia. Sono piuttosto soddisfatto, non mi sono particolarmente affaticato e credo di poter svolgere un allenamento intenso anche domani. Se avrò tempo cercherò di accumulare km, altrimenti punterò su un progressivo o un medio veloce.

Mi sento molto bene. La rapidità con cui sto riascquistando una forma decente mi fa ben sperare. Lunedì alla visita per la donazione del sangue avevo un buon valore dell’emoglobina. La pressione, inoltre non è più tanto bassa da qualche mese. Rispetto a qualche mese fa cerco di non farmi ammaliare troppo dalle velocità di punta e dai record nei circuiti di allenamento. Cerco di focalizzarmi di più sugli obiettivi veri. Ne conseguono allenamenti più omogenei ed un livello di affaticamento non eccessivo, che mi permette di svolgere come previsto anche due allenamenti pesanti in giorni vicini. L’esperienza servirà a qualcosa, no?

Di Abro

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