Periodicamente mi viene voglia di nuotare. Stare a mollo in piscina, macinando vasche in tranquillità mi sembra una attività molto rilassante. Spesso, però, dopo poche vasche mi sono già stufato. Mi annoia la monotonia del percorso, mi infastidisce il fatto di dover stare attenti quando si incrociano altri nuotatori, l’acqua che penetra negli occhialini e nelle orecchie. Appena uscito, però, la sensazione è molto piacevole. La leggera stanchezza muscolare, quando deriva da una attività che non grava su schiena, ginocchia e caviglie é sempre appagante.

Una nuotata era ciò che ci voleva per concludere una settimana molto dura. Le prossime due dovrebbero essere altrettanto impegnative, per poi calare gradualmente nelle ultime tre settimane. In base alla teoria che da un po’ ho adottato per valutare il carico di lavoro, dovrei aver ragginto il livello di forma dei tempi migliori (area piena blu). Anche il livello di stress, però è ai massimi (linea rossa). Questo è ciò che più mi da fiducia in vista della maratona di Venezia, visto che sono abbastanza lontano dai record personali (ufficiosi) sulle distanze parziali. La prossima settimana mi aspetta un bello stimolo su capacità aerobica  e su resistenza di Base:

Lunedì: 3x4km con recupero a ritmo gara
Martedì: medio a 4’15″/Km o progressivo
Mercoledì: 5km lento facile + 10 allunghi 100 m
Giovedì: lungo lento 30+ Km
Venerdì: nuoto

Dal programma sembra una settimana epica. Tra sette giorni rifaccio i conti e vediamo se aumenteranno i dubbi o le sicurezze.

Di Abro

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