Per sfuggire l’afa e accumulare km ieri sono uscito alle 22.15. Nonostante una leggera brezza la temperatura era comunque attorno ai 22 gradi. L’umidità era opprimente come durante la giornata. Ho fatto un lento in leggera progressione negli ultimi 3 Km, quando cominciavo a sentirmi un po’ più sciolto.

Oggi all’ora di pranzo ho sfidato il caldo con ripetute sui 400 metri. Ho scelto un percorso all’ombra, un viale dritto di 500 metri tra due alti filari di cipressi. L’ombra era garantita, ma c’erano comunque 32 gradi. Il leggero venticello non faceva che spostare aria bollente, quindi non portava un gran che di benefico. Volevo fare qualcosa di veloce per svegliare le gambe. Ne ho fatto 8 in tutto. Le prime quattro a 3’45″/Km, poi 2 a 3’35″/Km e altre due a 3’25″/Km. L’aumento di ritmo è stato quasi spontaneo. Le gambe prendevano confidenza con la velocità. Vedrò come recupero domani, se questo lavoro non risulterà indigesto, credo che lo ripeterò mercoledì, mentre domani vorrei fare allunghi da 200 metri, separati da 800 metri lenti.

Venerdì in gara ci sarà un clima infernale. Niente pioggia ma tanta umidità, a giudicare dalle previsioni. Le condizioni mie e del clima mi tolgono la voglia di competere, visto che credo che il caldo mi penalizzi più della media degli altri podisti. Ma forse è solo un’impressione. Non farò tempi record, ma magari riuscirò ad ambire ad un buon piazzamento. D’altra parte le difficoltà ci sono per tutti.

Di Abro

Lascia un commento