Dieci settimane alla Venicemarathon, riprendo la preparazione in modo ancora poco programmato. Per ora corro quasi solo dei lenti, per due motivi. Prima di tutto per il caldo, che rende impossibile tenere ritmi medio veloci. In secondo luogo per un deficit di condizione, che non mi permetterebbe di mantenere la velocità sui volumi chilometrici necessari. Prima di tutto bisogna curare le fondamenta, poi si può costruire la casa come si vuole!

Ho cercato di inserire uno spunto veloce al mercoledì, tanto per far girare le gambe. Questo piccolo richiamo mi é costato un sacco di sofferenza fisica per il caldo e di tempi morti (recupero da fermo con la testa sotto alla fontana). Spesso corro in pausa pranzo e ho i minuti contati . Il tempo necessario per il recupero ha una sua importanza.

Chiudo la settimana con una bella gara con tanti amici. Il contachilometri arriva a 134. Dopo cinque settimane di inattività separate solo da una 50ina di Km in 3 giorni, sono soddisfatto che le gambe abbiano retto a questo volume. Un po’ di merito credo che ce l’abbiano le 4 settimane da 120 Km di corsa lenta fatte a Giugno. Credo uno stimolo cosi prolungato e in direzione così specifica sia importante per spostare l’adattamento in un certo modo. Ecco nel dettaglio come é andata la mia settimana:

Lunedì: prima corsa dopo 15 giorni di inattività. Il ritmo é piuttosto lento e la cadenza bassina. Ma so che l’importante é quello che succederà nei prossimi giorni. Riuscirò a digerire gli allenamenti e continuare a correre o mi resteranno nelle gambe come lo scorso anno? In pausa pranzo, nonostante i 33° C si riesce a correre per la scarsa umidità. Faccio 12 Km con 3 soste per l’acqua a ritmo molto lento.

Martedì: al mattino corro 22 Km, con una leggera flessione della cadenza nel finale. Mi sembra di tenere bene. Al pomeriggio mi rilasso con stretching all’ombra e poi faccio 10′ di esercizi di camminata sulla corda tesa. Dopo qualche mese che non ci provavo sono riuscito a fare quasi tutti i soliti esercizi. E’ come andare in bici …. una volta imparato ci vuol poco per ricordarsi come si fa.

Mercoledì: la notte prima faccio un bel bagno freddo prima di andare a dormire. perchè ho le gambe molto indolenzite. Durante la notte mi sveglio due volte per andare in bagno e al mattino vedo che ho perso 2,1 Kg. Mi sembra di essere un cammello che ha svuotato le tasche. Le gambe girano molto bene. Corro 18 Km con una cadenza buona e un passo leggermente più veloce di ieri. Al pomeriggio ci sono ancora 33°C. Ma non voglio rimandare le ripetute brevi alla seconda parte della settimana. Purtroppo trovo lo stadio chiuso, proprio quando già assaporavo l’acqua della fontana. Non mi do per vinto e mi arrangio correndo avanti e indietro in un rettilineo davanti una fontana pubblica. Faccio recuperi lunghi, camminando e dopo ogni due prove mi innaffio abbondantemente. Che fatica tirar fuori un 6×400 m! Il passo é di 3’26″/Km.  Ma il tempo (scarsino) non rende giustizia alle buone sensazioni che avevo. Sento le gambe girare bene e l’articolazione dell’anca che lascia alle gambe un ampio movimento. Giudico buona questa sensazione perchè mi sembra che la stanchezza che sento sia solo muscolare e non tendinea. Lo stretching paga.

Giovedì: corro 20 Km al mattino. All’inizio le gambe sono molto dure, poi miglioro decisamente e finisco in progressione. Mi sento molto più pimpante di inizio settmiana. A pranzo esco per fare stretching, che mi aiuta molto  visto come sono indolenzite le gambe.

Venerdì: mi sveglio tardi, riesco a correre solo 16 Km ma in progressione. Visto che si configura una gara alla domenica mi va bene risparmiarmi un pochino.

Domenica: gara a Marano Veneziano, con un nutrito gruppo di colleghi. L’idea é di fare un buon medio a 3’50″/Km, introducendo il ritmo gara. Il clima é buono, visto il periodo. Qualche goccia di pioggia, un freddo inusuale per essere agosto. Purtroppo però, c’è un sacco di vento.

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[foto di D. Tedeschi]
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[foto di D. Tedeschi]

Parto abbastanza forte per posizionarmi sui 3’50″/Km e mi trovo nel gruppetto di ragazzini che corrono la 5 Km. Vsito il vento aspetto che mi raggiunga il primo gruppetto, che é partito abbastanza piano. Dopo il primo Km piuttosto lento si comincia a correre al ritmo che volevo. La velocità, però, aumenta. Tengo duro fino al Km 6, poi mollo e prendo 20 metri dal gruppo che é composto da due uomini e una donna. Davanti a noi ci sono altri due. Al ristoro si erano fermati a bere quindi pensavo che avesero fatto una tirata e fossero cotti. Invece riprendono con un buon passo. Uno di questi, però comincia a cedere e per lunghi tratti sembra alla portata del gruppo da cui sono staccato di 20 metri. Poco prima del Km 8 il gruppetto ha una forte accelerazione. Io però lo raggiungo di nuovo sfruttando un buon passaggio tra le curve con spartitraffico del ponte. Mi sento bene e quando mi rendo conto che mancano due Km accelero perdare tutto quello che mi rimane. Il gruppetto si spacca, resto con il ragazzo che era con la testa fin dall’inizio, che nel frattempo ho ripreso. Con lui mi giocherò il terzo posto. Ci scambiamo un paio di attacchi, poi alla fine mi stacca nettamente. Sono soddisfatto, in una giornata come oggi e una settimana come quella trascorsa, porto a casa 10 Km @3’48″/Km.

Ok, sono pronto per la settimana -9!

Di admin

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