Quest’anno ormai pasato, é già stato sufficentemente maledetto da tutti. Se vogliamo trovare un punto di vista positivo, direi che ci ha fatto capire che davamo per scontato tante cose belle. Sembrava che nessuno ci potesse togliere gare di tutti i tipi ogni domenica e amici con cui correre.

Per quanto mi riguarda, se dovessi riportare sulle tabelle dello scorso anno i dati del 2020 avrei tante caselle vuote. Zero gare, solo 866 km di corsa in un anno (il minimo degli ultimi 15 anni), e 2.5 Kg di aumento di peso medio. Aggiungo anche la “sorpresa” di un ricovero con operazione in piena pandemia oltre alla diagnosi di alluce valgo e menisco fissurato.

Tutto cominciò dalla caviglia

Già a gennaio le cose andavano male. Ho dovuto smettere di correre per un problema alla caviglia che mi portavo dietro già dall’autunno. Recentemente, ho notato che il problema si era ripresentato quando ho ripreso ad usare le New Balance 1080 Rome Marathon. In effetti erano abbastanza sformate e credo che la loro deformazione dovuta all’usura abbia avuto un ruolo importante per la mia caviglia. Sistemata la caviglia c’è voluto del tempo per guarire dalla tendinite ai peronieri e dalle altre infiammazioni che accessorie. All’inizio di Marzo già era chiaro che non si sarebbero corse maratone in primavera e visto il perdurare dei miei problemi avevo già rimandato ogni possibile gara all’autunno. Non correvo, era vietato uscire in bici, ma continuavo a mangiare da atleta. Oltre a metter su peso, questi eccessi mi hanno provocato un mese di febbre alta e 3 giorni di ricovero in oscpedale per operare l’ascesso.

Strafare col potenziamento a male

Appena ho potuto ho cominciato a fare esercizi di potenziamento, salto con la corda e giretti in bici. C’ho messo sicuramente troppa foga con gli stacchi da terra e gli step. Appena avrei potuto ricominciare a correre un forte dolore al ginocchio me lo ha reso impossibile. Dopo risonanza magnetica e raggi X al piede la diagnosi di alluce valgo e menisco fissurato al corno posteriore sembrava lasciare spazio solo ad interventi chirurgici. Per fortuna ho fatto vedere l’arto ad un fisioterapista di cui mi fido che in un’ora mi ha rimesso in condizione di correre nuovamente.

Da novembre, quindi ho ripreso a correre con gradualità e sempre maggiore soddisfazione. Per fortuna sembra che sia riuscito a chiudere coi miei problemi fisici nel 2020 in modo da cominciare il 2021 con fiducia. Sono partito da zero, con corse lente e fatico come non accadeva da tanto.

La bici, primo amore

Nel periodo in cui non potevo correre ho rispolverato la mia vecchia mountain bike. Da 15 anni la usavo in modo esclusivamente turistico. Grazie al fatto che continuo a lavorare da casa ho potuto sfruttarla per uscite di 60-90 minuti e in un paio di occasioni in giri da 60-70 km con qualche strappo in salita. Il ciclismo rimane lo sport più bello del mondo se non hai intenzione di fare gare.

Obiettivi per il 2021

Non é ancora chiaro se ci saranno gare prima dell’estate e se ci saranno se varrà la pena farle. Non vorrei rischiare una contaminazione che poi costringa in quarantena tutta la famiglia per portare a casa un tempo che due anni fa sarebbe stato quello di un tranquillo allenamento. La voglia di confrontarmi col cronometro é tanta, ma obiettivamente é difficile capire se e quando ne varrà la pena.

Per ora se riesco a tenermi in saluta e correre con continuità 70-80 km a settimana mi ritengo soddisfatto. Cerco di crescere con gradualità cercando di farmi tenere pronto per quando la situazione si normalizzerà.

Quest’anno 1130 km in bici contro 866 di corsa.

Di admin

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