Anche stamattina sono partito alle 6 pensando di replicare l’allenamento di ieri. All’inizio sentivo ancora le gambe molto stanche, ma a differenza di ieri man mano che passavano i km sentivo le gambe più sciolte. Ho assecondato il progressivo miglioramento del giro di gamba, aumentando gradatamente la velocità. Ho voluto raggiungere la distanza di mezza maratona. Rispetto a ieri c’era un grado e un bel po’ di umidità in meno. Quello che incide di più, a mio avviso, sulle differenze di prestazione tra ieri e oggi non sono queste minime variazioni climatiche. Sono convinto che le uscite di lunedì e martedì col sole a picco e 30°C, producano pochi effetti allenanti e molto stress fisico difficile da recuperare.
Al parco verso le 7 ho beccato 5 ragazzi che avevano si stavano prendendo una pausa clandestina da scuola. L’ho capito dai loro sguardi che fissandomi si chiedevano se potevo in qualche modo conoscerli. A queste ore incontro quasi sempre un podista. Oggi oltre a lui ne ho incontrati altri due: record assoluto. Una lepre, spaventata dai miei passi, è uscita da un cespuglio a due metri da me, facendomi fare un balzo e un picco di frequenza cardiaca.
Ecco, queste sono le strabilianti avventure che capitano andando a correre al mattino presto.

Di Abro

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