Che Kenenisa Bekele riesca a tornare competitivo per i mondiali di Daegu (sempre vinti dal 2003) e per le olimpiadi di Londra (vinte nelle ultime due edizioni) oppure no, i 16 mesi di infortunio e la pletora di interessi economici e familiari che (giustamente) lo tengono occupato dovrebbero convincere chiunque che il più grande campione e recordman dei 5000 e 10000 degli ultimi dieci anni difficilmente passerà con profitto alla maratona dopo il 2012.

Questo ricavo leggendo questa intervista.

Di Abro

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