Ho il morale un po’ basso in questi giorni. Lunedì ho interrotto l’allenamento per il mal di schiena. Dopo due giorni di astensione dalla corsa, stretching, addominali e nuoto due volte la settimana.Oggi c’ho riprovato. Sono ritornato ai box dopo 3 Km. Il dolore persiste. Non è sciatica. Quella passava dopo qualche giorno di riposo. Sento una fitta alla zona lombare ogni volta che appoggio il tallone destro.
So che dovrei riposare per almeno una settimana, sfruttando questo momento in cui non è ancora iniziata la preparazione. Le giornate soleggiate e fresche però sono una tentazione troppo forte. Sto cercando di convincermi che non ci si prepara solo correndo. In questi momenti posso curare di più il peso e i muscoli a sostegno della schiena. Dovrò rassegnarmi a stare al coperto durante la pausa pranzo, alternando cyclette ed esercizi a corpo libero.
Cos’è successo? Sicuramente le scarpe A1, con cui mi trovo molto bene nelle gare veloci non sono l’ideale per la schiena. Anche alcuni lavoretti pesanti a casa hanno senz’altro contribuito ad acutizzare un problema che è sempre latente. E’ più o meno un mese che il problema si è manifestato. E’ ora di curarlo per bene. Dicembre è vicino.
ciao!
ti rompo le scatole perche’ qualche mese fa ti ho chiesto dei consigli (forse non ricordi, il fumo, la prima maratona, il matrimonio).
bon.
volevo solo aggiornarti.
prima cosa mi sono sposato
la seconda e’ che domenica ho fatto la mia prima maratona.
nizza cannes
tempo finale 4:04
fino al 35° ero al passo giusto per chiuderla nelle 4 ma quella gara sul finale e’ piena di salte e vedendo a destra e a manca gente che non ce la faceva piu’ ho puntato a chiuderla
e’ stato uno sforzo pazzesco
ma l’ho fatta da solo
senza seguire i pacemaker perche’ erano partiti troppo veloci per me ( e poi discontinui)
sto perdendo un’unghia del piede
fino a ieri avevo le gambe le caviglie e le ginocchia a pezzi (oggi meglio)
una felicita’ totale che ho pianto dopo il traguardo per un bel pezzo.
ecco
volevo dirtelo anche per ringrazierti per i consigli
buone corse
paolo
Hai fatto bene ad aggiornarmi! Leggo con piacere le soddisfazioni che ti sei preso.
Innanzitutti complimenti per il matrimonio.
Il tempo della maratona non è per niente male considerando i tempi medi delle due mezze e il percorso non ottimale della nizza-cannes.
Passando a considerazioni più tecniche, la fatica finale che hai provato è giunta alla distanza classica del muro. Evidenzia un difetto di preparazione per l’obiettivo 4h su quel percorso (sul piano, magari, poteva andare bene …), oppure, rovesciando il punto di vista, una partenza troppo veloce pe la tua potenzialità.
Portare a termine una maratona in queste condizioni è prova di grande coraggio e determinazione. Però, secondo me, una volta basta avanza 😉 E’ possibile portare a termina una maratona senza grosse sofferenze, non è obbligatorio patire le pene dell’inferno!
Dal mio punto di vista, credo che i pacers possano servire solamente per conforto psicologico.
Se ti può consolare perdo unghie ad ogni maratona … non è un grosso fastidio, se non ti fa troppo schifo.
Lo stimolo a piangere all’arrivo (almeno quando sono soddisfatto della prestazione) mi viene ancora adesso dopo 17 maratone!
Non mi hai detto come va con un’altra importante battaglia: il fumo!
appuntamento il 4 febbraio per una specie di agopuntura, ora fumo meno ma smettere del tutto e’ difficile.
devo dirti pero’ che non ho sofferto cosi’ tanto, non ho mai avuto il dubbio che non sarei arrivato e’ che correvo con il virtual partner di garmin impostato sui 5,38 ero avanti di 4 minuti ma in salita li ho persi
quindi la vera fatica e’ stata provare a restare in linea in salita e’ stato li’ che ho rischiato di piantarmi. quindi ho preferito arrivare, gli ultimi 500 ho anche scattato 🙂
e’ stata una preparaione difficile
un solo 32km
ho visto pero’ che (forse proprio per il fumo) devo partire tranquillo e poi posso tenere , non posso partire a palla.
in pratica pposso stare sui 5,20 per parecchio (in piano) se i primi 3 km parto a 6> 5,45> 5,30
no, non sono arrivato come mi raccontava un collega con nausea per tutto il giorno e a pezzi
tanto che ne rifarei in primavera un’altra, preparandola meglio e su un percorso piano.
ciao e a presto
paolo