Raggiunto il traguardo (non l’ultimo, spero) delle 3 ore non posso non girarmi indietro e guardare cos’è successo fino a qui. Ho completato la mia 18esima maratona. L’ottava da quando mi alleno con metodo (3 anni). In questo periodo ho sempre migliorato il personale a piccoli passi: -8′,-6′,-8′,-5′,-2′,-5′. Ho accumulato una interessante esperienza riguardo la metodologia di allenamento e la conoscenza del comportamento del mio fisico. Solo recentemente ho cominciato a curare concretamente l’alimentazione e a impormi il controllo del peso. Considerato il fatto che tre anni fa volevo solo dimagrire e rimettermi in forma, posso considerarmi soddisfatto.

Riguardo al futuro, continuo a non pormi obiettivi cronometrici stringenti, ma nemmeno voglio pormi limiti. Mi da molta soddisfazione vedere miglioramenti nelle mie prestazioni, per cui continuerò a cercare di migliorare, fino a che le mie condizioni fisiche e la disponibilità di tempo che potrò dedicare a questa passione me lo permetteranno.

Ovviamente l’età avanza, quindi prima o poi arriverà il momento in cui non sarà più possibile migliorare. Sarà quello il momento in cui si metterà veramente alla prova questa passione.

Sembra che il limite delle 3 tra i podisti ore sia una specie di certificato di qualità. Le 3h04′ fatte in autunno con 27 °C all’arrivo non mi hanno fatto godere nemmeno di un terzo dei complimenti che ho ricevuto dopo Treviso. Francamente non me l’aspettavo.

Di Abro

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