Dathan Ritznhein
Dathan Ritznhein

Se Ryan Hall si trova in forte crisi e, almeno per un po’ sparirà dalle scene, un nuovo, vecchio maratoneta statunitense sale in ribalta. Dathan Ritznheim non è più giovanissimo e la sua carriera sportiva è stata più ricca di promesse e aspettative che di risultati. A tormentarlo da anni ci hanno pensato una serie di infortuni e problemi. Per ultimo i crampi che ai trials di Gennaio lo hanno tenuto lontano dalla qualificazione olimpica in maratona. Il biglietto per Londra, comunque lo ha conquistato con un 10.000 da applausi col quale si è conquistato un non scontato minimo olimpico in un giorno di pioggia sulla pista fradicia.

Pochi giorni fa a Chicago ha fatto segnare il terzo miglior tempo sulla maratona di uno statunitense, scendendo sotto le 2h08′. Lui è convinto che dopo anni di tentativi ha finalmente trovato il modo di regolare il complicato e delicatissimo meccanismo. Ci sono maratoneti che sono dei trattori e più corrono più migliorano e atleti che sono orologi svizzeri, che devono bilanciare con precisione il carico. Può contae sul migliore coach del mondo: Alberto Salazar, col quale hanno predisposto un programma per la maratona che prevede un numero di chilometri settimanali che per qualcuno sarebbe necessario per preparare un 10 km.

In questa bella intervista lo si può conoscere meglio.

Meno sentimentale e “mistico” di Ryan Hall, è una ragazzo determinato e con una mentalità scientifica. Ha le sue idee e convinzioni, che nemmeno Salazar vuole rimuovere: il potenziamento generale, lo stretching dinamico e tantissimo lavoro di flessibilità sia muscolare che articolare.

Di Abro

Lascia un commento