Ho visto l’intervista a Schwazer con lo stato d’animo dell’amante tradito. Non so dire che è sincero o nasconde qualcosa o qualcuno. Ormai è rischioso fidarsi. Mi ha colpito solo un paio di cose. La prima: vorrebbe tornare a marciare. E questa  è una novità: non era stufo e stressato dal mondo agonistico? La seconda: è consapevole di non essere benvoluto nell’ambiente.

Quest’ultimo è un atteggiamento strano, diverso da molti altri casi simili. Normalmente (penso soprattutto al ciclismo) chi torna in gruppo viene viene accolto come lo sfortunato di turno, visto che la squalifica poteva capitare a chiunque. Chi ha la coscienza sporca non guarda con astio chi viene beccato nell’antidoping. Il fatto che Schwazer tema di non essere accolto bene a mio parere nasce dalla convinzione di essersi trovato in una situazione abbastanza pulita, dove l’onestà e la lealtà contano ancora qualcosa e chi la tradisce paga.

Di Abro

Lascia un commento