Stamattina, poco dopo l’alba, sono partito con l’obiettivo di fare una decina di Km con passo tranquillo. Il sole era un pallone arancio che si lasciava guardare, gli alberi e l’erba erano cristalizzati e sfumati dal bianco della brina. Sentivo fresco alle gambe per i primi minuti, ma poco dopo sono entrato in temperatura. Facevo fatica a respirare l’aria fredda. Non sono abituato. Le gambe non erano ancora state risvegliate da una colazione o da un caffè. Erano un po’ pigre. Però per fare 50′ a 4’40″/Km non c’erano problemi. Anzi, lo scenario era invitante e coinvolgente.

Volevo allungare il conto dei km settimanali, senza forzare. Oggi, poi, c’era in programma una sessione devastante: 3x (2km + 800m). Recupero a ritmo gara (~4’20″/Km). Il passo dei 2 km che ne è uscito mi ha sorpreso: in media 3’40″/Km. Megliio delle ripetute da 1km della settimana scorsa. Forse la sessione mattutina non solo non ha influito negativamente per l’allenamento qualitativo, ma mi ha addirittura avvantaggiato.

Sono molto soddisfatto. Il fatto che le prestazioni migliorano al susseguirsi dei carichi significa che il fisico reagisce bene ai carichi e recupera in tempo. La settimana non è ancora finita. Domani valuterò se portare a termine i 15 km in programma o ridurli.

Di Abro

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