L’uscita di ieri è stata molto soddisfacente. Il punto di vista sportivo, in questo caso è il meno interessante. 30 Km a 4’40″/Km di media, con la stanchezza che inizia dal 15esimo Km e contribuisce ad una seconda parte più lenta. Ho corso prevalentemente su fondo di terra battuta o ghiaia. Questo lungo è al livello di quelli più veloci che ho corso, quindi posso essere soddisfatto, a questo punto della stagione.

In questa occasione ho curato di più l’alimentazione nel mattino. Di conseguenza non ho sofferto la crisi di fame della settimana scorsa. Sono partito alle 13. Sole, brezza leggera, clima asciutto. Una buona giornata per correre. Peccato che già dopo le 15 il sole si abbassi e la temperatura cali.

Ho corso nel Bosco di Mestre, come spesso accade quando voglio superare i 10-12 Km. Fino a ieri, però, mi limitavo alla prima parte del parco. Non avevo mai osato attraversare una strada per il fastidio di dovere fermarmi per troppo tempo al semaforo pedonale. Considerato che il passo era lento, il traffico di auto limitato e la voglia di esplorare mi solleticava, mi sono avvicinato e sono riuscito ad attraversare senza dovermi fermare. Anche questa seconda parte del parco è molto carina. Non ci sono sentieri tra gli alberi, come nella parte a me familiare, ma una carreggiabile bianca di terra battuta che porta al canale di Tessera, a 3 Km dall’aereoporto internazionale. Questa strada è lunga circa 2.5 Km, e al termine sbuca su stradine asfaltate senza traffico. Mi son girato e sono tornato indietro, non conoscendo il luogo. Un Km prima di girarmi c’è un bivio che permette di chiudere un anello di circa 2 Km. C’è qualche saliscendi, molte curve leggere e un tornante con ponte sul canale. Non ci sono rettilinei a rendere la corsa monotona. Il bosco è nato da poco, non offre ancora riparo ne a lepri ne a fagiani, che invece pullulano nella parte più vecchia.C’è una visuale ampia su distese di campi che in questa stagione sono freschi di aratura. E’ una zona silenziosa e molto rilassante, difficile immaginare che sia stretta tra il Marco Polo, la bretella per l’aereoporto, la tangenziale e la caotica Mestre. Questo è un piccolo paradiso per la città. Speriamo che in futuro sia manutenuto bene.

Tornando ho anche assistito ad una esercitazione della polizia con due cani dell’unità cinofila e allo sparo di un cacciatore che ho poi incrociato dopo qualche minuto. Non aveva prede con se. Qualunque fosse il suo bersaglio stanotte tornerà alla sua tana

Di Abro

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