Ieri un compagno di squadra che si è allenato con me mi ha messo in testa un tarlo. Voleva fare un Fartlek da 1′. Preferivo il progressivo perchè non sapevo come si sarebbe comportata la schiena e perchè mi ero immaginato un dicembre dedicato alla resistenza aerobica. Alla fine si è fatto il progressivo. Mi è rimasta però la curiosità. Da tempo sento di aver perso velocità per mancanza di allenamenti specifici e di test sulle brevi distanze. Oggi ho ceduto a questa tentazione. Ho messo sul tavolo da gioco gluteo, piriforme e qualche vertebra lombare. D’altra parte il 2011 si chiuderà domani e dopo mi attenderanno 10 giorni di riposo.

I primi Km sono stati parecchio duri. Dopo che si è riscaldato il bacino, l’appoggio sul destro era più agevole, anche se talvolta ancora doloroso e insicuro. La progressione dei tempi è buona. Il miglior tratto da un minuto è durato 320 metri, al passo di 3’10”. Non ho statistiche storiche sulla distanza di 300 metri. Posso solo confrontarle con quelle sui 200. Sono dati di valore, a 2-3″ dal mio top. In realtà corro spesso i 200 metri in salita per cui non molto confrontabili.

Tirando le somme direi che sono comunque in buona forma, visto che all’ultimo dei 15 allunghi ho fatto il tempo migliore, ma che la velocità di punta ancora latita. Manca, è vero, l’allenamento specifico, ma è ovvio che influisce parecchio anche la rigidità del bacino causato dai recenti acciacchi.

Domani se trovo il tempo, oltre alla piscina dovrebbe essere il giorno del “lungo svelto”.

Di Abro

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